Il nostro progetto di ricerca si propone di indagare e rendere accessibile un ambito a tutt’oggi ancora sorprendentemente trascurato: le traduzioni della produzione patristica di lingua greca (II-VI sec.) sia nell’Occidente di lingua latina che nell’Oriente di lingua siriaca tra III e VIII secolo.La critica più recente ha prodotto alcuni studi settoriali, ma manca una mappatura completa del consistente e inesplorato corpus di queste traduzioni, che hanno rappresentato la sola via di penetrazione della teologia greca nell’Occidente latino tardoantico e medievale e nell’Oriente siriaco, destinato a breve a diventare a maggioranza islamica. Non esiste la possibilità di individuare un elenco completo dei testi e dei codici che li tramandano, né di fruire di coordinate metodologiche per la loro interpretazione. I repertori esistenti sia per l’ambito latino che per quello siriaco sono lacunosi e bisognosi di aggiornamento, o si configurano come liste di testi dichiaratamente parziali. Anche la Clavis Patrum Graecorum trascura la tradizione delle versioni in altre lingue, e non offre elementi per la loro valutazione. Non migliore è la situazione editoriale: numerosi e a tutt’oggi neppure del tutto quantificabili sono i testi inediti, quando non ancora sconosciuti. Il nostro primo intendimento è dunque quello di produrre due repertori, rispettivamente per le versioni latine e per quelle siriache, che diano conto per ciascun testo della storia della sua trasmissione e della tipologia di traduzione che presenta. Un’attenzione specifica andrà rivolta alle traduzioni il cui originale greco non ci è pervenuto.In secondo luogo ci proponiamo di valorizzare a tutto tondo l’opportunità di avere costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare, i cui partecipanti – strutturati e non – sono specialisti di lingua latina, greca e siriaca secondo prospettive metodologiche complementari. La sinergia delle competenze è il solo modo per impostare un inedito lavoro di comparazione del movimento di traduzione della letteratura cristiana greca sul versante latino e su quello siriaco (si tratta per altro dei due maggiori corpora di traduzioni di testi patristici greci), che è fortemente auspicabile per più ragioni. Alcuni recenti studi pioneristici hanno infatti segnalato come i due contesti linguistici, lontani geograficamente e con una diversa configurazione politica e un differente sviluppo teologico, mostrino straordinarie convergenze sistemiche e culturali, che intendiamo indagare anzitutto attraverso l’organizzazione di workshop concentrati sul confronto tra le traduzioni e le strategie di selezione culturale: i risultati saranno accessibili prima attraverso il sito web del progetto, e poi in forma completa attraverso pubblicazioni cartacee. Le ricerche del gruppo avranno infine un esito informatico grazie alla costituzione di una banca dati a struttura multimediale.